Hines, gruppo operante nel real estate, che gestisce a livello globale più di 120 miliardi di dollari, spega come il futuro del mercato immobiliare italiano

Hines: “Il futuro del mercato immobiliare in Italia”

In Italia scompariranno le case di proprietà.

Ci saranno forme di’affitto intergenerazionale e a prezzi accessibili e ristrutturazioni degli edifici storici.

Lo sostiene Hines, gruppo operante nel real estate, che gestisce a livello globale più di 120 miliardi di dollari.

Mario Abbadessa, senior managing director dal board di Hines Global ,spiega che il suo gruppo non investe per rivendere,

“Sono effettuati investimenti_” spiega Abadessa -” della durata di almeno 30 anni allo scopo di realizzare rendimenti costanti in modo da remunerare i nostri investitori, che sono fondi pensione tedeschi, americani e giapponesi”.

Il dirigente di Hines afferma che“In Italia il futuro è la riqualificazione dei centri storici”

E spiega che si è puntato forte su Milano “una città che va oltre il sistema paese, una eccellenza anche in Europa”.

Al momento il gruppo sta lavorando ai progetti MilanoSesto, ex Trotto a San Siro e zona Bocconi. Ai primi due progetti saranno destinati il 60-70% degli 1,5 miliardi di nuova liquidità stanziati.

Nell’area ex Trotto, Hines prevede circa 800 appartamenti da dare in affitto ad anziani e famiglie, comprensivi di due baby sitter ogni 30 appartamenti.

MilanoSesto, il progetto di riqualificazione dell’ex area Falck di Sesto San Giovanni, vede una sinergia tra Hines e Prelios.

Inoltre, recentemente Hines si è aggiudicata la Torre Velasca, un simbolo di Milano e passata di mano per circa 160 milioni, a cui la società aggiungerà altri 60-70 milioni per i lavori di ristrutturazione, compresa la riqualificazione della piazza circostante.

A vendere è stata Unipol, affiancata da JLL, che era divenuta proprietaria della torre dopo l’incorporazione della FondiariaSai della famiglia Ligresti.

Nel 2020 l’obiettivo di Hines è entrare a Roma.

La capitale è un potenziale mercato perché i valori sono bassi e ancora non è stata esplorata”.

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